Newsletter n. 20/2024
Nel trentennale della scomparsa di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
Per ricordare Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, nel trentennale della loro uccisione a Mogadiscio, il liceo scientifico Alessandro Volta di Foggia ha promosso, con il patrocinio della Fondazione Murialdi, dell’Ordine dei giornalisti della Puglia e del Comune di Foggia, un convegno dal titolo Verità per Ilaria e Miran, che si è tenuto nell’auditorium dell’istituto. A portare i saluti sono stati la dirigente Ida La Salandra, Giulio De Santis assessore alla legalità del Comune di Foggia, Lorenzo Scillitani dell’Università del Molise e Raffaele Fiorella, consigliere regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia.
La relazione è stata affidata a Giuliana Cacciapuoti, arabista, curatrice della ricerca dal titolo Caduti per la libertà d’informazione: il giornalismo d’inchiesta di Ilaria Alpi, basata sui materiali in italiano, arabo e inglese, contenuti nel fondo Ilaria Alpi della Fondazione sul giornalismo italiano Paolo Murialdi. La ricerca è finanziata dal Dipartimento di Studi Umanistici Sociali e della Formazione dell’Università degli Studi del Molise, con la responsabilità scientifica di Lorenzo Scillitani.
A moderare l’incontro è stato il professore del Liceo Volta Damiano Bordasco. “Dalla mia ricerca d’archivio è venuto fuori del materiale particolarmente interessante relativo alla vicenda personale, umana e professionale della giornalista llaria Alpi”, ha affermato Cacciapuoti”. In modo particolare, materiale che riguarda la sua attività giornalistica come corrispondente. Ilaria Alpi aveva scoperto un traffico di armi e di rifiuti tossici”, ha ricordato la professoressa.
“Quello che manca, tuttavia, in questa drammatica storia, è la verità processuale: i nomi dei mandanti e degli esecutori materiali del duplice omicidio”, ha aggiunto. Per tanti anni, Luciana e Giorgio, genitori di Ilaria, che oggi non ci sono più, hanno dedicato il loro strazio e la loro ferita a cercare la verità, ostacolata da errori, depistaggi e omissioni. In questo impegno sono stati sostenuti da settori della politica, da colleghi giornalisti, e da tante personalità della cultura e dello spettacolo. Oltre al sostegno dei colleghi di Ilaria Alpi, di tante testate, costante è stato quello di organismi come la Federazione Nazionale Stampa Italiana, l’Ordine dei Giornalisti, Articolo 21, e Libera Informazione. “L’intento di queste iniziative è quello di rilanciare l’impegno a non archiviare la vicenda, di rinnovare la battaglia per la verità e la giustizia, di dare impulso alle nuove indagini avviate dalla Procura di Roma e di tutelare il giornalismo d’inchiesta”, ha spiegato la professoressa Ida La Salandra.